CAF A PAGAMENTO ? diffidate dalle pratiche poco chiare e scegliete i migliori.

Il disbrigo di semplici pratiche può essere espletato con celerità in qualsiasi CAF e gratuitamente ma non sempre il cittadino ne è a conoscenza. Ecco allora un breve guida per scegliere i migliori.

Rispondo alla domanda che sento quasi quotidianamente:  “Avvocato sono andato al sindacato per fare questa domanda e ho dovuto pagare. Mi hanno chiesto 15, 20, 30 … euro“. Facciamo un pò di chiarezza.

GRATUITAMENTE
I CAF ricevono dallo Stato un introito che consiste in un contributo per ogni modello precompilato e raccolto. In tal caso, quando il modulo risulta essere compilato in alcune sue parti dall’utente il Centro di Assistenza Fiscale è solo un intermediario per il servizio del quale riceve un compenso. In tali circostanze chi chiede soldi non è onesto. Diffidate e Denunciate.

A PAGAMENTO
Quando, diversamente, per la compilazione dei modelli l’utente necessita di ausilio (rilascio modelli, compilazione, assistenza fiscale …) il CAF diventa garante della correttezza di quanto dichiarato e può pretendere quello che per addolcire la pillola, viene chiamato contributo ma che in effetti è un vero e proprio corrispettivo per il suo operato e che, comunque, va ad integrare il contributo statale. Esso può variare a seconda del fatto che si sia soci o meno della sigla sindacale. Tuttavia, pretendere sempre, il nome del soggetto, persona fisica, che ha curato la pratica sarebbe auspicabile e buona consuetudine in aggiunta al timbro del responsabile territoriale della sigla sindacale.

Con riferimento alla seconda ipotesi viene in rilievo l’esigenza di trasparenza che spesso è mortificata dalla pratica poco cristallina di gente che definire sindacalista è una contradictio in adiecto. Conosco l’ambiente e so quello che dico. Ad onor del vero, bisogna distinguere il Sindacato dal Caf anche se quest’ultimo si sostanzia in un servizio che spesso viene espletato, soprattutto, dalle sigle sindacali ma non sempre.

MA ALLORA COME REGOLARSI ?
Bisogna sapere che chi negli uffici CAF chiede soldi opera in regime di libera concorrenza con tutte le conseguenze del caso ed è tenuto a rilasciare ricevuta fiscale per il denaro chiesto.

ECCO ALLORA ALCUNI UTILI CONSIGLI PER PER NON INCAPPARE NELLA FRUSTRAZIONE DELLA DOMANDA INIZIALE

1) Entrando nei Caf guardatevi intorno e notate se intravedete una tabella con esposti i prezzi per l’evasione delle pratiche non gratuite. A quel punto, valutate la genuinità e l’opportunità di quanto chiesto. Non è che l’operatore può chiedervi a sua discrezione ma deve esistere in materia una determinazione della sigla;

2) rivolgetevi a strutture di notoria serietà e conclamata professionalità accreditate e certificate i quali hanno nei loro uffici personale qualificato e formato ovvero diffidate dai provetti sindacalisti improvvisati;

3) chiedete sempre la ricevuta fiscale ogni volta che vi viene chiesto denaro;

4) confrontate le diverse opportunità sul territorio e non abbiate paura di spostarvi anche di qualche Km per essere soddisfatti e correttamente serviti. Potrebbero esistere cartelli locali, quindi rivolgersi altrove può dare un quadro più chiaro sul dirimpettaio furfantello. Controllare, in particolare, la relazione prezzo-qualità dell’offerta, la serietà delle sigle interpellate e la professionalità del loro personale.

5) ricordate che presso i sindacati sopratutto, il pagamento è una eccezione e non la regola. Rammentate la famosa Delega che vi viene fatta firmare… essa legittima una quota parte del vostro al sindacato già in nuce.

6) prima di firmare la dichiarazione sostitutiva o l’autocertificazione con la quale dichiarate la paternità del contenuto di ogni domanda, se avete dubbi sulla compilazione operata dal soggetto preposto, chiedete delucidazioni e pretendete il top evitandovi di pagare per l’errore di qualcun altro. Nel caso di errori da parte dell’intermediario pretendete che sia lui a farsi carico delle rettifiche e delle conseguenze. Naturalmente, anche per questo, esistiamo noi avvocati.

7) Diffidate da chi vi propina soluzioni al limite delle legge sulla base di congetture senza alcun fondamento. Le conseguenze poi le pagate voi. Verificate e informatevi.

Avv. Michele Varrà

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